Un tempo, quando si badava più alla sostanza che all’estetica, i materiali erano scelti secondo criteri di praticità e durata. In seguito abbiamo attraversato un periodo in cui molto era deciso dall’emotività e dall’impatto estetico. Oggi, la sensibilità verso i nuovi temi (sostenibilità, ecologia, risparmio energetico), la frenesia della quotidianità e la ristrettezza economica hanno generato maggiore consapevolezza nella committenza ed è compito di tutti gli operatori ed in particolare dei progettisti, offrire soluzioni che sappiano unire bellezza e sensatezza, sfruttando al meglio le caratteristiche dei materiali senza ricorrere alle magie della chimica che spesso da soluzioni che nascondono insidie perché prive di storia.
La storia è fonte di sapere dal quale attingere nuove idee,
innovando le soluzioni lungamente collaudate e nulla ha più storia dei
materiali naturali, in particolare della “pietra” in tutte le sue accezioni.
Ritengo che non sia possibile redigere un vademecum per la
soluzione corretta come non esiste una “pietra” giusta o sbagliata.
La conoscenza dei materiali, la previsione del comportamento
del pacchetto e una buona dose di buon senso, sono quanto serve per proporre la
soluzione migliore.
Vediamo allora di evidenziare alcuni aspetti fondamentali
sui quali basare riflessioni e scelte.
SCIVOLOSITÀ
è un parametro molto importante, fondamentale se si tratta
di spazi pubblici e/o all’aperto, che assume ovviamente particolare rilievo
quando la pavimentazione è bagnata. È legato alle caratteristiche del
materiale, alla finitura superficiale e alla posa; tre aspetti con cui
“giocare” per ottenere una pavimentazione sicura. Diverse norme stabiliscono
procedure per la determinazione di un parametro che caratterizzi questo aspetto
in diverse situazioni. È doveroso specificare in capitolato la norma ed il
valore desiderato del parametro che la pavimentazione deve garantire.
RESISTENZA A COMPRESSIONE
È il parametro che determina la resistenza delle rocce
quando sono sottoposte a schiacciamento. Ovviamente le fratture all’interno del
materiale alterano sostanzialmente questo parametro.
RESISTENZA A FLESSIONE
è una caratteristica propria del materiale e va presa in
considerazione per valutare lo spessore della pavimentazione, in funzione del
supporto dato dallo strato su cui va posata e dei carichi alla quale è
sottoposta. Carichi, resistenza e sottofondo vanno adeguatamente combinati per
conseguire il risultato richiesto.
GELIVITÀ e COEFFICIENTE DI IMBIBIZIONE
Il coefficiente di imbibizione è la capacità di assorbire
acqua. La gelività è la tendenza di un materiale a disgregarsi quando è sottoposto
a cicli di gelo-disgelo.
L’acqua che entra nel materiale, ghiacciandosi, aumenta di
volume e rompe la roccia la quale perde le caratteristiche di resistenza e si
degrada velocemente.
Una roccia che assorbe molta acqua è più esposta a questo
fenomeno ma molto più sensibili sono materiali con struttura a scaglie in
quanto presentano già di per sé dei piani di frattura.
Gelività e imbibizione sono generalmente legate ma ci sono delle
eccezioni.
Materiali molto porosi come il travertino e il granito che in
realtà sono poco gelive e si prestano bene all’utilizzo in esterno perché la
loro porosità permette all’acqua di non rimanere intrappolata nei pori stessi.
RESISTENZA ALL’URTO
Definisce la resistenza alla rottura per azione di un colpo
diretto inflitto da un corpo contundente.
Consente di valutare il comportamento dei materiali lapidei
in tutte quelle situazioni in cui possa presentarsi l'eventualità di colpi
istantanei, come la caduta di oggetti pesanti. Questa caratteristica assume
notevole importanza nei rivestimenti di facciata con parete ventilata.
MICRODUREZZA DI KNOOP e USURA PER ATTRITO RADENTE
La prima è l'attitudine di una roccia ad essere incisa o
segata, la prova si ottiene mediante la valutazione della penetrazione di un
utensile diamantato.
La seconda valuta il comportamento di un materiale collocato
in zone soggette a sfregamento, calpestio e transito di persone, veicoli o
cose.
Sono due aspetti legati che caratterizzano l’attitudine o
meno del materiale ad essere impiegato come pavimentazione in base al carico
cui sarà soggetta.
PROGETTO DEL PACCHETTO
Spesso non si vende una lastra di marmo più o meno lavorata
e/o preziosa ma un pacchetto completo che prevede altri elementi come la
sottostruttura in una parete ventilata, la staffa in lavello, la sottostruttura
in una parete retroilluminata.<o:p></o:p>
Il progetto deve essere esteso a tutto il prodotto per far
si che siano rispettate tutte le esigenze previste dalle norme o fissate dal
committente. È indispensabile studiare i dettagli, analizzare la situazione,
valutare le esigenze e le prestazioni da rispettare, prevedere le possibili
problematiche e scegliere materiali, schemi e stratigrafie che garantiscano un
risultato adeguato. La tecnologia a disposizione permette di spingere la
progettazione fino al minimo dettaglio. Essa è uno strumento fondamentale a
garanzia sia dell’acquirente che, soprattutto, del produttore/venditore. La
progettazione parte dalle richieste del committente il quale diventa
consapevole di esse e si esprime attraverso documenti che dichiarano le
caratteristiche e i limiti dell’opera e che saranno accettati in fase di
acquisto.
PROGETTO DI POSA
La posa è fondamentale. Frase tanto scontata quanto vera.
Un errore in questa fase pregiudica il risultato anche con
il miglior materiale a disposizione.
Nelle pavimentazioni e negli usi più tradizionali
l’esperienza del posatore può essere sufficiente ma alcuni lavori sono
caratterizzati da elementi nuovi e unici, realizzati su misura, con difficoltà
che richiedo soluzioni ad hoc e competenze in diversi campi. La posa fa parte
del pacchetto venduto e non di rado va effettuata a migliaia di Km, altre volte
è a carico di personale che non ha mai visto prima l’oggetto della posa stessa.
Tutto deve essere previsto e
prestabilito. Per non fare errori, la posa deve essere la
concretizzazione di un percorso completo che affronti il cosa ed il come posare
sin dalle prime fasi di progettazione dell’opera e che non lasci nulla
all’improvvisazione o alle abitudini.
CONCLUSIONI
Oggi come in passato la maestria, l’artigianalità e
l’inventiva si esprimono attraverso l’abilità di gestire gli strumenti che abbiamo
a disposizione, siano essi uno scalpello o un mouse, un computer e una macchina
CNC.